Dopo mesi di estenuante attesa per i futuri partecipanti all’esame di abilitazione all’esercizio per la professione forense programmato, come di consueto, nella seconda settimana di dicembre, è arrivata l’ufficialità circa le sorti dello svolgimento delle prove scritte.
di Redazione Compliance Legale
“L’aggravamento della situazione sanitaria e la conseguente necessità di ridurre, quanto più possibile, le occasioni di diffusione del virus impongono il rinvio delle prove scritte degli esami d’avvocato, programmate per il 15-16-17 dicembre”. Questo è quanto ha scritto sul proprio profilo Facebook il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
Parole “tombali”, purtroppo, che nessun giovane praticante avvocato d’Italia avrebbe mai voluto leggere, alla luce sia del tortuoso, complicato e lunghissimo percorso di studi e di tirocinio forense sin qui svolto che, da ultimo, in considerazione delle oramai note difficoltà afferenti all’entrata nel mondo del lavoro “giuridico – legale”.
L’emergenza Covid, infatti, rischia seriamente di compromettere e bloccare l’accesso alla professione di avvocato almeno per tutto il 2021.
Il Ministero della Giustizia, ad ogni modo, ha inteso chiarire che lo svolgimento delle prove orali (che dovranno essere sostenute da parte di coloro che hanno superato le tre prove scritte relative alla sessione 2019) “potranno continuare a svolgersi secondo le indicazioni già rese note dalla commissione centrale” posto che, l’ultimo DPCM 3 novembre 2020 ha disposto la sospensione dello “svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali […] e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni”.
Tuttavia, conclude il Ministro Bonafede, “per cercare di ridurre i tempi della procedura, il Ministero, confrontandosi con gli altri interlocutori coinvolti, sta già lavorando a tutte le soluzioni organizzative che possano consentire di accelerare la correzione delle prove scritte e diminuire quanto più possibile gli effetti di questo rinvio. A breve indicheremo la nuova data dell’esame: al momento, sembra ragionevole ipotizzare che la prova si possa tenere nella primavera del 2021”.
Pronta la risposta dell’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) la quale, attraverso i propri profili social, propone lo svolgimento delle prove scritte entro il mese di febbraio, con una modalità completamente revisionata, ovverosia attraverso la redazione “di una sola prova scritta, l’atto giudiziario, in linea con la proposta di riforma dell’esame di abilitazione elaborata dall’AIGA e dall’On. Carmelo Miceli, depositata alla Camera dei Deputati”.
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