Pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (“MASE”) il “Decreto Agrivoltaico”, entrato in vigore in data 14 Febbraio 2024.
di Isabella Raso
Indice
Gli incentivi previsti dal Decreto
Il decreto promuove la realizzazione di almeno 1,04 GW ed una produzione indicativa di almeno 1.300 Gwh/anno, entro il 30 Giugno 2024, di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale, in cui la produzione di energia pulita può essere combinata con l’attività agricola, in coerenza con le misure di sostegno (€ 1.098.992.050,96 utilizzati per la concessione di contributi in conto capitale) agli investimenti previsti dal PNRR.
Si riporta, di seguito, una panoramica degli incentivi ivi previsti:
- contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili (es. realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati; connessione alla rete elettrica; studi di prefattibilità in misura non superiore al 10% dell’importo ammesso a finanziamento; progettazioni, indagini geologiche e geotecniche) per un importo massimo di 1.700 €/kW per impianti con potenza fino a 300 kW e 1.500 €/kW per impianti con potenza superiore a 300 kW;
- tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete (93 €/MWh per impianti con potenza fino a 300 kW e 85 €/MWh per impianti con potenza superiore a 300 kW + un incentivo aggiuntivo in base alla zona geografica di 4 €/MWh per impianti localizzati nelle Regioni del Centro e 10€/MWh per quelli localizzati nelle Regioni del Nord).
Questi, invece, i soggetti beneficiari:
- imprenditori agricoli, in forma individuale e societaria anche cooperativa, società agricole, nonché consorzi costituiti tra 2 o più imprenditori agricoli e/o società agricole imprenditori agricoli, ivi comprese le cooperative agricole, e associazioni temporanee di imprese agricole;
- associazioni temporanee di imprese (“ATI”), che includono almeno un soggetto di cui al punto 1 precedente.
Ed ancora, le modalità di percepimento:
- a seguito di iscrizione in appositi registri, nel limite del contingente di 300 MW, gli impianti agrivoltaici di potenza fino a 1MW nella titolarità dei soggetti di cui al punto 1 precedente;
- a seguito di partecipazione a procedure pubbliche competitive (aste), nel limite del contingente di 740 MW, gli impianti agrivoltaici di qualsiasi potenza nella titolarità dei soggetti di cui ai punti 1 e 2 precedenti, offrendo una riduzione percentuale sulla tariffa di riferimento non inferiore al 2% (es. 85 €/MWh).
I requisiti necessari per il conseguimento degli incentivi
Si riportano, di seguito, alcuni requisiti previsti nel Decreto in oggetto:
- possesso del titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto (su richiesta del produttore, in alternativa è possibile accedere alle procedure presentando il provvedimento favorevole di valutazione di impatto ambientale, ove previsto);
- possesso del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva;
- impianti di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione;
- possesso di dichiarazione di un istituto bancario che attesti la capacità finanziaria ed economica del soggetto partecipante o l’impegno del medesimo a finanziare l’intervento.
Prossimi steps e tempistiche
1. entro 15 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto (29 Febbraio), verrà pubblicato il decreto del MASE, su proposta del GSE, con le regole operative per l’accesso agli incentivi;
2. entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto (15 Marzo), il GSE pubblicherà il primo bando;
3. entro il 31 Decembre 2024 gli incentivi dovranno essere assegnati;
4. entro massimo il 30 giugno 2026 gli impianti dovranno entrare in esercizio (gli impianti risultanti in posizione utile nelle relative graduatorie dovranno entrare in esercizio entro 18 mesi a decorrere dalla data di comunicazione dell’esito della procedura, pena la decurtazione della tariffa spettante dello 0,5% per ogni mese di ritardo, nel limite massimo di 9 mesi di ritardo).
Si attende, quindi, la pubblicazione del decreto MASE che regolerà le modalità di presentazione delle domande e il primo (e probabilmente unico) avviso pubblico, soprattutto per ottenere importanti chiarimenti su: i) i requisiti sulla continuità agricola e il principio del DNSH; ii) i requisiti che saranno imposti alle ATI composte da almeno un imprenditore agricolo/società/consorzi; iii) le garanzie che i partecipanti dovranno definire; iv) il rischio di perdere l’incentivo se l’impianto realizzato ha una potenza inferiore a quella dichiarata in domanda; v) il requisito della proprietà dell’area.
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